11-05-2023
Decreto Lavoro
Le misure introdotte: dai contratti a tempo determinato al taglio del cuneo fiscale
Il 5 maggio è entrato in vigore il Decreto Lavoro, di seguito riepiloghiamo le nuove misure introdotte.
CAUSALI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
Per poter prorogare i contratti a termine oltre i 12 mesi e fino ai 24 mesi massimi possibili, oppure per poter stipulare dei rinnovi, è necessario adottare le seguenti causali:
- motivazioni stabilite dalla contrattazione collettiva;
- ragioni tecniche, organizzative e produttive individuate da azienda e lavoratore, in assenza della contrattazione collettiva;
- sostituzione di altri lavoratori coerente con la durata dell’assenza del lavoratore uscente.
OBBLIGHI DI INFORMAZIONE DL TRASPARENZA
Le informazioni inerenti l’orario di lavoro e la sua programmazione, nonché il periodo di prova, possono essere comunicate al lavoratore con l’indicazione della normativa o della contrattazione collettiva di riferimento. Il datore di lavoro è tenuto a consegnare o a mettere a disposizione del personale, anche mediante pubblicazione sul sito web, i contratti collettivi nazionali, territoriali e aziendali, nonché gli eventuali regolamenti aziendali applicabili al rapporto di lavoro.
FRINGE BENEFIT
Il limite di esenzione fiscale è innalzato da 258,23 a 3000 euro per il 2023, solo per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico. Il superamento della soglia di esenzione comporta la perdita del beneficio.
TAGLIO DEL CUNEO FISCALE
È prevista la riduzione dei contributi a carico dei lavoratori dipendenti sugli stipendi che vanno dal 1° luglio al 30 novembre 2023 (esclusa la tredicesima mensilità), che va ad aggiungersi alla precedente riduzione. Il taglio è pertanto elevato da 2 a 6 punti per i redditi fino a 35.000 euro e da 3 a 7 punti per i redditi che non superano i 25 mila euro.
NUOVI INCENTIVI PER ASSUNZIONI E TRASFORMAZIONI
Ai datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell’assegno per l’inclusione è riconosciuto un incentivo per un periodo pari a:
- 24 mesi in caso di assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o apprendistato, entro la soglia massima pari a 8.000 euro.
- al massimo 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato o stagionale, nella misura del 50% con un limite massimo pari 4.000 euro.
Nel caso di licenziamento del lavoratore effettuato nei 24 mesi successivi all’assunzione, il datore di lavoro è tenuto alla restituzione dell’incentivo fruito, salvo che il licenziamento avvenga per giusta causa.
INCENTIVI PER ASSUNZIONI GIOVANI
Ai datori di lavoro privati è riconosciuto, previa domanda all’Inps, un incentivo per un periodo di 12 mesi, nella misura del 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per le nuove assunzioni, effettuate a decorrere dal 1° giugno al 31 dicembre 2023, di giovani che:
- non abbiano ancora compiuto 30 anni di età;
- non lavorino né siano inseriti in corsi di studi o di formazione (NEET);
- siano registrati al Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani”.
L’incentivo è cumulabile con lo sgravio giovani e con gli altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente. In caso di cumulo con altra misura, l'incentivo è riconosciuto nella misura del 20 % della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per ogni lavoratore “NEET” assunto.
INCENTIVI PER IL LAVORO DELLE PERSONE CON DISABILITA’
Viene istituito un fondo finalizzato al riconoscimento di un contributo in favore degli enti del terzo settore per le assunzioni obbligatorie ex L. 68/99 di soggetti disabili di età inferiore a trentacinque anni, assunti con contratto a tempo indeterminato tra il 1° agosto 2022 e il 31 dicembre 2023. Le saranno definite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri o dal Ministro delegato per la disabilità con apposito decreto.
MAGGIORAZIONI ASSEGNO UNICO UNIVERSALE
La specifica maggiorazione dell'assegno unico universale prevista per i nuclei in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, spetta anche per i minori appartenenti a nuclei ove al momento della presentazione della domanda, è presente un solo genitore lavoratore poiché l'altro risulta deceduto, per un periodo di 5 anni successivi all’evento.
OMESSO VERSAMENTO DELLE RITENUTE PREVIDENZIALI
Sono ridimensionate le sanzioni amministrative in caso di omesso versamento delle ritenute previdenziali. Se tale importo non è superiore a euro 10.000 annui, la sanzione amministrativa pecuniaria da applicare può variare da una volta e mezza a quattro volte l’importo omesso.
PRESTAZIONI OCCASIONALI NEL SETTORE TURISTICO TERMALE
L’importo massimo di compenso erogabile a chi svolge prestazioni occasionali nel settore turistico e termale è elevato a 15.000 euro per gli utilizzatori che operano nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento. Il divieto di ricorso al contratto di prestazione occasionale in questi settori si applica ai datori di lavoro che occupano più di 25 lavoratori subordinati a tempo indeterminato.
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