18-01-2023
Legge di bilancio 2023
Le novità in materia di lavoro
La Legge di Bilancio 2023, in vigore dal 1° gennaio, ha introdotto diverse novità, di seguito illustriamo le principali disposizioni in materia di lavoro, per le quali si è in attesa delle circolari attuative da parte degli Enti preposti.
Smart working
È stato confermato fino al 31 marzo 2023 il diritto per i lavoratori fragili di lavorare in smart working.
Per tali soggetti si prevede che il datore di lavoro, assicuri lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definita dai contratti collettivi di lavoro in applicazione, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento.
Congedo parentale
È stata stabilita per i genitori la possibilità di usufruire, in alternativa tra loro, di un mese aggiuntivo di congedo parentale fino al sesto anno di vita del bambino. L’indennità è riconosciuta nella misura dell’80% della retribuzione invece che al 30%.
Esoneri contributivi
I datori di lavoro potranno beneficiare di esoneri contributivi per un importo massimo annuo di 8.000€ nei seguenti casi:
- Assunzione a tempo indeterminato e trasformazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato di giovani di età inferiore a 36 anni, effettuate nell’anno 2023 e relative a soggetti che non siano stati occupati a tempo indeterminato nel corso dell’intera vita lavorativa. L’esonero spetta per un periodo massimo di 36 mesi.
- Assunzioni a tempo determinato e indeterminato, nonché per le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato effettuate nel 2023 di donne che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;
- di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
- di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici con un tasso di disparità uomo-donna che superi di almeno il 25% la disparità media e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
- di qualsiasi età e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.
L’esonero spetta per un periodo massimo di 12 mesi in caso di contratto a tempo determinato e di 18 mesi in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato.
- Assunzioni a tempo indeterminato e trasformazioni di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate nel 2023 di percettori di reddito di cittadinanza. L’esonero spetta per un periodo massimo di 12 mesi.
Riduzione del cuneo fiscale
Per i periodi di paga compresi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023 è previsto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali dovuti ai lavoratori dipendenti (esclusi quelli domestici) pari al:
- 2% se la retribuzione imponibile non supera l’importo mensile di 2.692€;
- 3% se la retribuzione imponibile non supera l’importo mensile di 1.923€.
Riduzione dell’imposta sostitutiva sui premi di risultato
L’aliquota dell’imposta sostitutiva per i premi di risultato di natura collettiva derivanti da accordi sindacali, erogati nell’anno 2023, viene ridotta dal 10% al 5%:
- sui premi di risultato per incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione;
- sulle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili di impresa, entro il limite di 3.000€.
La disposizione viene applicata nel settore privato e in caso di titolari di reddito di lavoro dipendente non superiore a 80.000€ nell’anno 2022.
Lavoro occasionale accessorio (ex voucher)
Resta fermo a 5.000€ il compenso massimo che può essere percepito dal singolo prestatore nel corso dell’anno civile, ma è stato aumentato da 5.000€ a 10.000€ il limite massimo riferito alla totalità dei prestatori. Il ricorso al contratto di prestazione di lavoro occasionale è ammesso per i datori di lavoro che abbiano alle proprie dipendenze non più di 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato.
Possibilità per le imprese agricole di ricorrere alle prestazioni occasionali per attività stagionali per un massimo di 45 giornate lavorative per ciascun lavoratore. I lavoratori, ad eccezione dei pensionati, non devono aver avuto un ordinario rapporto di lavoro subordinato in agricoltura nei tre anni precedenti.
Assegno unico e universale
Le novità relative all’Assegno Unico 2023 sono:
- maggiorazione del 50% dell’assegno per ciascun figlio di età inferiore a un anno;
- maggiorazione del 50% dell’assegno per ciascun figlio di tra 1 e 3 anni nel caso in cui l’ISEE del nucleo familiare sia inferiore o pari a 40.000 euro e nel nucleo vi siano almeno 3 figli;
- aumento da 100 a 150 euro mensili per i nuclei familiari con almeno 4 figli.
Sono confermati e diventano permanenti gli aumenti riconosciuti per i figli disabili nel 2022 dal Decreto Semplificazioni.
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